Del minimo Comune Denominatore
- Cycling Chronicles
- Aug 15, 2019
- 2 min read
Quando andavo alle elementari (forse erano già le medie) gli/le insegnanti di matematica mi facevano studiare il minimo comune multiplo, il Massimo Comune Divisore, e il minimo Comune Denominatore. Lo scopo era in sintesi quello di individuare tratti comuni di oggetti differenti, i numeri, per poterli trattare in maniera univoca, esattamente come si fa quando si trova il minimo Comune Denominatore per operare con le somme di numeri razionali fratti (sono quelli che si scrivono così... ad es. 3/4, 4/9 etc etc etc).
Oggi ho avuto un'illuminazione sulla via di Damasco, o forse dovrei dire #roadtoharrogate la via verso Harrogate, nel vedere gli ultimi metri della prima tappa della Artic Race of Norway. Individuare tratti comuni tra elementi che sono diversi, come ad esempio una corsa di 180km al livello del mare in zona circolo polare artico e una gara di MTB da 1h e 30minuti scarsi che si svolge a 1500m di altitudine, chessò in Svizzera, facciamo a Lenzerheide. Dicevamo, elementi comuni in contesti diversi? Ah sì l'olandese, Mathieu Van Der Poel, ancora lui, sempre lui: il minimo Comune Denominatore.
Quello che fa notizia, è che quasi non fa più notizia, proprio come quando dopo che per la 100esima volta hai calcolato il minimo Comune Denominatore e lo riconosci ad occhio. Oggi, 15 agosto 2019 stupisce anziché no vedere lo stesso nome e cognome a distanza di 4 giorni vincere in MTB e poi in volata su strada. Stracciare sua maestà N1NO e poi staccare, STACCARE, allo sprint Van Poppel. Sulla strada verso Harrogate di strada (scusate la ripetizione) ne manca ancora tanta. Ma proprio come per le operazioni aritmetiche con i numeri razionali fratti, la prima cosa da fare è trovare un minimo comune denominatore per (o con cui) iniziare a fare i conti.
Comments