Della Ricchezza Semantica di 4 Lettere Olandesi
- Cycling Chronicles
- Apr 19, 2019
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Updated: Apr 23, 2019
Ogni tanto mi viene in mente quel ritornello sul fatto che l'olandese è una lingua a metà tra l'inglese e il tedesco. Per ragioni di vita e di lavoro ho imparato le ultime due ma quando mi capita di sentire gli streaming di Sporza non capisco quasi nulla. Si può dire però che nelle ultime settimane sia io che il resto del mondo ciclistico abbiamo dovuto impararle 4 parole di olandese. Anzi 4 lettere
M V D P
Non è che si sia preso coscienza pochi giorni fa alla Freccia del Brabante o mercoledì l'altro alla Dwaars door Vlaanderen (visto che bravo a scrivere in olandese) della portata di quello che si assisteva né tantomeno è stato l'inseguimento (achtervolgen... ok la smetto) del Fiandre a svelare chi fosse MVDP: aristocratico che più aristocratico non si può, non tanto per il van nel cognome che è indicazione solo di una determinata provenienza geografica (chissà cosa c'è nell'acqua di POEL), ma per effetto di quell'aristocrazia ciclistica del retaggio di Nonno Raymond e papà Adri, su cui poi tornerò più avanti. Questa è una tempesta annunciata, già dal 2013 quando a Firenze MVDP vinse il mondiale juniores, o per chi avesse avuto la pazienza di stare davanti a quegli streaming olandesi e fiamminghi di cui non si capisce un h (ed è una lingua densamente popolata di h) durante le gare di ciclocross giovanili quando faceva il bello e il cattivo tempo contro i pari età.
Il cross: il paradiso di fango degli appassionati di ciclismo. Un mondo ristretto a poche, pochissime nazioni, per quanto riguarda la competizione al livello massimo, che in un contesto che non ha niente a che vedere con il ciclismo internazionalizzato di questi tempi, lascia pensare che sì... in fondo... ci può anche stare che qualcuno domini come fa quel ragazzo olandese*. Che più che un ragazzo tra fango sabbia e ghiaccio pare un dio greco sulla bicicletta (d'altra parte l'ho detto che il cross è il paradiso). Si cimenti su strada e vediamo cosa combina... qualcuno (forse anche io stesso) lo avrà ben pensato. Allora eccolo al via del campionato nazionale e poi europeo: Vittoria e Argento, poi alla Gand Wevelgem dell'anno successivo (e da lì la lista di piazzamenti e vittorie la conosciamo tutti).
Come si passa in un mese, nemmeno, dall'essere qualcuno intorno al quale c'è una grossa curiosità al grande favorito per la classica di casa? È una domanda per la quale mi piacerebbe avere una risposta univoca e per la quale posso solo abbozzare qualche spunto. Talento e lavoro abnegazione, programmazione e anche qualche sacrificio forse (bastasse essere dei per avere quello che si vuole). L'attitudine in corsa, la voglia di stare davanti e dare battaglia ai -50 , -60 che non si vede spesso, per non dire mai, specie da chi non ha una corazzata alle sue spalle. Una costanza di risultati che prende come paragone solo l'elite di questo mondo ciclistico(quella degli Alaphilippe, dei Sagan, dei Valverde...) e che dovrebbe suggerire che si ha a che fare con un grandissimo interprete delle classiche. Senonché MVDP è anche medaglia mondiale di MTB (lo so che lo sapete, faccio finta di tenermela come uscita a sorpresa). MVDP è l'inizio e la fine di questo sport, o meglio quanto di più vicino esiste ad essi, da un bel po' di anni a questa parte. La storia, l'innovazione... dalle pietre (delle classiche del Nord), alle pietre e le radici (della MTB), passando per fango, volate, ghiaccio, strappi, discese, sabbia, ostacoli... Lingua ricca questo olandese. In quattro lettere ci stanno un sacco di cose se si amano le biciclette.
Domenica l'Amstel, 30 colline tra quattro lettere olandesi e un pezzetto di storia: ve l'ho detto che ci sarei tornato sul papino... Indovinate chi è l'ultimo ad avere nello stesso anno il podio al mondiale di CX e la vittoria all'Amstel? E indovinate invece chi è l'ultimo ad avere in carriera mondiale di CX e una classica monumento? Per la seconda c'é da aspettare... ma forse nemmeno così tanto
*Per chi non lo sapesse, nell'ultimo anno ha perso 2 gare sulle 30epassa a cui ha partecipato
Una volta è caduto, un'altra, effettivamente, qualcuno andava più forte di lui.
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